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Last Planner Lean Construction

Tutti hanno un piano..

I programmi fatti a priori spesso si scontrano con una realtà diversa, mutate condizioni. Nemmeno i migliori planner possono prevedere il futuro.

Secondo il prof. Alan Mossman, studioso di lean construction, il cronoprogramma lavori, creato a priori non può essere lo strumento di gestione del progetto durante la sua esecuzione, perché esso rappresenta l’esercizio dei progettisti per dimostrare che ciò hanno ideato può essere realizzato nei tempi e con la sequenza di esecuzione che hanno pensato.

Tuttavia, anche in assenza di varianti, le condizioni “a bordo scavo” per così dire, possono essere molto diverse da quelle ipotizzate a tavolino.

“Tutti hanno un piano, finché non prendono un pugno sul muso.”
Mike Tyson

Esistono numerose e valide ragioni per cui nella pratica una lavorazione devia da quanto previsto nel cronoprogramma, senza per questo dover attribuire il ritardo a questo o a quel contractor. Un lavoro inizia in ritardo non solo perché il lavoro che lo precede non è ancora finito, ma per ragioni ben più banali come ad esempio le condizioni meteo.

È quindi necessario avere un metodo per riprogrammare i lavori in funzione delle mutate condizioni. 

Ma un cantiere è un organismo con tante teste, non necessariamente tutte allineate. Il punto di vista del main contractor e il suo approccio “verticistico” (“fate come vi dico”) potrebbe non essere il migliore. Non perché il capocommessa non è capace, ma semplicemente perché non tutti hanno a disposizione tutte le informazioni. Spesso “tutti hanno capito”, il problema semmai è assicurarsi che tutti abbiano capito… la stessa cosa.

Il sistema last planner nasce invece dall’osservazione di queste tre verità

  1. Tutti i programmi sono previsioni, e le previsioni possono sbagliare
  2. Più lontano nel tempo cerchiamo di prevedere, più è probabile sbagliare
  3. Più precisamente cerchiamo di prevedere, più è probabile sbagliare 

Il sistema last planner interviene quindi nel breve e medio orizzonte, proprio per colmare questo gap tra ciò che dovremmo fare (il cronoprogramma lavori del progetto esecutivo) e ciò che possiamo fare (la realtà contingente del cantiere, il suo stato istante per istante). 

Attraverso una semplice ma rigorosa programmazione di approntamento (in inglese make-ready) svolta lungo una finestra scorrevole di 6-8 settimane, il pianificatore ultimo (=last planner appunto) si assicura di mettere in esecuzione,cioè FARE, solo tutto ciò che SI PUÒ fare, perché ne ha verificato i pre-requisiti (materiali, mezzi, manodopera, attività propedeutica ecc.).

Il sistema è stato applicato con successo su progetti di edilizia, infrastrutture, civile, oil & gas, aerospazio e costruzioni marine, migliorando le performance di cantieri grandi e piccoli e aiutando innumerevoli professionisti a rispettare budget e tempi di consegna.

Scaricate l’ebook gratuito sul sistema di programmazione collaborativa di cantiere Last Planner

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Last Planner

Last Planner System

Un sistema collaborativo per programmare le attività di costruzione

La spiegazione in assoluto più condensata che abbia mai trovato sul sistema Last Planner (scarica qui l’ebook gratuito) è la cosiddetta regola del “5-4-3-2-1” e suona più o meno così:

Per padroneggiare il sistema Last Planner è sufficiente studiare, comprendere e applicare correttamente

  • 5 conversazioni
  • 4 documenti, o anche visualizzazioni
  • 3 ruoli
  • 2 obiettivi
  • 1 principio guida

5 conversazioni

Last Planner è un sistema di programmazione collaborativo basato su promesse attendibili. Poiché le attività di programmazione sono svolte collaborativamente, esse prendono il nome di conversazioni. Le cinque conversazioni più importanti sono queste

  • Programmazione a milestone e fasi, dove per milestone si intende quando qualcosa di importante inizia o finisce, mentre per fase si intende quello che succede tra due milestone.
  • Programmazione di “approntamento” (cosiddetta make ready planning) chiamata anche programmazione di lookahead dove si identifica il lavoro che si può fare davvero e si identificano e rimuovono i vincoli collaborativamente
  • Programmazione settimanale del lavoro, o Weekly Work Plan, la conversazione in cui si scelgono i lavori pronti da mettere in lavorazione la settimana successiva
  • Daily huddle, una veloce riunione giornaliera in cui si verificano le promesse mantenute e non (e le ragioni per cui non è stato possibile). Il nome huddle è preso dal football americano, e ricalca la fulminea consultazione (20-30 secondi) durante la quale la squadra in attacco seleziona lo schema di gioco successivo.
  • Retrospettiva, un momento fondamentale di riflessione “a cose fatte”, per capire cosa abbiamo imparato dal lavoro appena ultimato

4 documenti

  • Pull Plan, il programma delle attività “a ritroso” all’interno di una fase (cioè la porzione di lavoro tra due milestone). Il concetto di Pull Planning e di “lavoro che libera altro lavoro” è spiegato più nel dettaglio nell’ebook gratuito sul sistema LPS
  • Make Ready o lookahead plan, compreso il registro dei vincoli, una finestra di programmazione “scorrevole” ampia 6-8 settimane che identifica quali lavori potranno diventare pronti nel breve periodo
  • Piano settimanale, Weekly Work Plan o WWP, che contiene solamente lavori dichiarati pronti per l’esecuzione, secondo precisi criteri
  • Grafici delle prestazioni. Last Planner misura la propria efficacia attraverso due metriche fondamentali; Percentage of Plan Complete (PPC) cioè percentuale di programma completato e Reasons for Non Completion (RNC) o “ragioni di non completamento”.

3 ruoli

  • Il pianificatore ultimo. La definizione di last planner è molto precisa, ed è la persona più vicina al lavoro con l’autorità di impegnare risorse (manodopera, materiali, mezzi) a nome dell’azienda.
  • L’approntatore (make ready planner), che ha lo scopo di identificare e tenere traccia dei vincoli, cioè le condizioni alle quali il lavoro può essere svolto. Ad esempio lavori precedenti ultimati, area cantiere pronta, materiali arrivati ecc.
  • Il facilitatore. Il compito del facilitatore è di instradare le conversazioni assicurandosi che tutti i pianificatori possano dare il proprio contributo

2 obiettivi

  • Completare il lavoro in modo attendibile
  • Far fluire il lavoro. Il concetto di flow è molto preciso nella dottrina lean construction ed è legato alla creazione di valore. La definizione stessa di valore è molto rigorosa nella pratica lean: tutto ciò che il cliente vuole è valore, tutto ciò che il cliente non vuole è spreco (in giapponese muda)

1 principio guida

  • Fare meglio di ieri. I momenti fondamentali di retrospettiva, misurazione delle performance, studi di esecuzione ecc. sono collegati al principio lean del miglioramento continuo (continuous improvement in inglese, kaizen in giapponese) e sono le fondamenta su cui costruire la crescita dell’azienda e dei suoi collaboratori.

Last Planner System™ è un marchio registrato di proprietà del Lean Construction Institute ed è qui usato con il suo permesso www.leanconstruction.org

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Last Planner in pratica

Il bricolage di Pasquetta, un esempio pratico

Nel mio Manuale Lean Construction ho spiegato che non ha senso mettere in cantiere un lavoro se non è possibile portarlo a termine, ad esempio perché “manca qualcosa”. Ho anche spiegato come l’atteggiamento di “intanto cominciamo” è una fonte insidiosa di spreco, lo spreco di “arrangiarsi” o arrabattarsi (in inglese making do), uno spreco “multiplo” perché è la somma di più sprechi (vedi l’articolo dedicato per riconoscere gli sprechi di cantiere).

Manuale Lean Construction, Creare valore in edilizia
Manuale Lean Construction: Creare Valore in edilizia

Secondo il sistema Last Planner, per essere sicuri di poter fare un lavoro, cioè poter iniziare e terminare, è necessario verificare i cosiddetti otto flussi, vediamo quali.

  1. Attività precedenti terminate, cioè tutte le attività che sono un pre-requisito per poter svolgere il lavoro
  2. Materiali, cioè disporre di tutti i materiali necessari
  3. Persone, cioè una quantità di manodopera adeguata per terminare il lavoro nel tempo promesso
  4. Attrezzatura, cioè tutti i mezzi e gli attrezzi per fare il lavoro
  5. Informazioni, cioè disegni esecutivi, istruzioni, risposte a richieste di chiarimento ecc.
  6. Spazio sicuro, cioè un’area per poter eseguire il lavoro in sicurezza
  7. Condizioni esterne, come ad esempio le condizioni meteo
  8. Comprensione comune, cioè aver capito tutti la stessa cosa riguardo al lavoro da fare (non è sufficiente chiedere “abbiamo capito tutti?”)

La cuccia del cane, il progetto di Pasquetta

Adesso vorrei illustrare con un esempio pratico ma leggero il processo di verifica degli otto flussi. Immaginate di voler costruire in un punto del vostro giardino una nuova cuccia per il vostro cane. Il vostro progetto è subordinato alle seguenti condizioni

Fonte: www.doghouseplans.com
  • Avrete tempo solo nel giorno di Pasquetta, e dovrete terminare tutto il lavoro in una giornata, pena dover subire sguardi di compatimento e delusione da parte di vostra moglie e del cane
  • Dovrete assicurarvi di avere tutto il necessario perché il giorno di Pasquetta il negozio di bricolage è chiuso
  • Avete deciso di far portare acqua ed elettricità nel punto dove costruirete la cuccia, per aiutarvi nelle operazioni di toelettatura
  • Dovete avere l’approvazione della moglie per a) il punto del giardino dove costruirete e b) il colore della cuccia, pena conseguenze negative a lungo termine sulla serenità familiare
Il lavoro pronto secondo il sistema Last Planner

Con riferimento alla figura, prima di procedere all’esecuzione dovremo verificare le tre categorie di vincoli o condizioni, cioè le direttive (D), la capacità (C) e i pre-requisiti (P) per poter iniziare e terminare il lavoro nei tempi concordati.

Nel caso specifico della cuccia, verifichiamo a priori, prima di iniziare il lavoro

  • Progetto cuccia scaricato da Internet, avete compreso le istruzioni e verificato che servono circa quattro ore per costruire la cuccia (D)
  • Avete individuatol’angolo del giardino dove costruire, la moglie approva (D)
  • Vostra moglie approva anche lo schema colore della cuccia, azzurro polvere con accenti bianchi (D)
  • Legname, ferramenta, vernici ecc. già acquistati in giusta quantità (P)
  • Idraulico ed elettricista hanno portato acqua e corrente fino al punto dove costruiremo (P)
  • Controllato di avere avvitatore, sega circolare e tutti gli altri attrezzi necessari
  • Meteo previsto per il lunedì dell’angelo: soleggiato con una piacevole brezza

Solo se avete verificato tutte queste condizioni attraverso il metodo degli otto flussi potrete avere una ragionevole sicurezza di terminare il lavoro nei tempi promessi. Se manca anche una sola condizione, ad esempio manca un prerequisito, oppure un’istruzione non è chiara, potreste non riuscire a terminare il lavoro nei tempi, con le “gravi” conseguenze di cui sopra.

A questo punto non avete più scuse! Il vostro cane conta su di voi per avere finalmente una casa degna di questo nome! Che state aspettando?