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Lean Construction

8 Sprechi in cantiere

Come riconoscerli, come ridurli

Secondo una famosa ricerca del think tank internazionale Roland Berger, un operaio edile dedica solo il 30% della propria giornata lavorativa alla sua attività principale. Il restante 70% non è naturalmente risucchiato da lunghissime pause caffè e discorsi sul campionato, ma dai mille piccoli e grandi sprechi che affliggono una tipica giornata in cantiere, quasi tutti evitabili con un adeguato sforzo di ottimizzazione (il cosiddetto principio lean del kaizen, o miglioramento continuo)

“Un operaio edile impiega solo il 30% del proprio orario nella sua attività principale. Per il restante 70% è occupato a sbrigare faccende minori, spostare persone e mezzi, cercare attrezzi e materiali e risistemare l’area di lavoro.”

Digitization in the Construction Industry, Roland Berger

La filosofia lean identifica otto categorie di spreco, e chiunque abbia passato anche solo un giorno in cantiere le riconoscerà facilmente tutte

  • Trasporto: spostare mezzi, materiali, attrezzi senza contemporanemente creare valore, compresi gli spostamenti tra aree di lavoro, di stoccaggio, tra cantieri…
  • Scorte: il materiale in eccesso (compresi semilavorati e work in progress) genera spreco due volte; la prima è spreco di produzione (non serve tutto in quel momento) e la seconda è spreco di spazio, perché il materiale occupa spazio e deve essere mantenuto al sicuro fino all’uso e protetto da danni
  • Movimento: tutti i passi extra per fare un lavoro che non creano valore, generalmente dovuti ad un layout non ottimale dell’area di lavoro
  • Attesa: lo spreco più immediato da riconoscere, le squadre in attesa di poter lavorare su un’area (workers waiting for work), oppure il lavoro pronto che attende gli operai (work waiting for workers)
  • Produzione in eccesso: produrre più di quanto serve è uno spreco facilmente comprensibile, ma altrettanto spreco è produrre prima di quando serve, costringendo a stoccare il materiale in attesa del suo utilizzo
  • Attività in eccesso: le attività che non aggiungono valore, trasformazioni intermedie, ispezioni e controllo qualità (un’ispezione per definizione arriva tardi, quando l’errore è già entrato a sistema)
  • Difetti: il lavoro difettoso deve essere rifatto, riparato o sostituito, uno spreco che crea aggravi di tempo e costo
  • Capacità e talento inutilizzato: l’ultimo e più insidioso spreco in cantiere è non riuscire ad utilizzare sul lavoro tutte le capacità, le conoscenze e l’abilità dei propri collaboratori, che rappresentano la maggiore ricchezza di un’azienda.
Direct Wrench Time: il tempo effettivo di lavoro rispetto al tempo totale

Il sistema di programmazione della produzione in cantiere Last Planner System® (scarica l’ebook gratuito) affronta e mitiga tutti gli otto sprechi di cantiere grazie ai suoi cnque princìpi fondanti

  1. Programma con sempre maggiore dettaglio il lavoro a mano a mano che si avvicina. Ciò significa concentrarsi sul lavoro pronto da eseguire e che possiamo realmente completare, date le condizioni cel cantiere, e riduce il rischio di attese. Un lavoro in attesa di materiali non è pronto, che senso avrebbe metterlo in esecuzione? E così via.
  2. Chi fa, programma. Per questo si chiama last planner, perché la decisione è nelle mani di chi si trova più vicino al lavoro. Ciò significa responsabilizzare i collaboratori e utilizzare al meglio il pool di talenti della vostra azienda.
  3. Vincoli e ostacoli si eliminano collaborativamente. Un cantiere è fatto da tanti soggetti, ciascuno dei quali ha sicuramente informazioni essenziali che gli altri potrebbero non sapere. Anche se “tutti hanno capito”, last planner si assicura che tutti abbiano capito… la stessa cosa.
  4. Fa’ (e pretendi) solo promesse attendibili. Un progetto è una sequenza di impegni che i vari attori prendono nei confronti uno dell’altro; last planner fa in modo che le promesse possano essere verificate e confermate come attendibili e solide
  5. Imparare dagli errori. Tutta la filosofia lean è infusa dal principio del kaizen, del miglioramento continuo, e la lean construction non fa eccezione. Il sistema last planner prevede specifici momenti di riflessione e misura delle prestazioni che aiutano a migliorarsi ogni giorno